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Un Manualetto per cominciare
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Dati dell'individuo | Dati del Coniuge |
- Numero scheda individuo - Cognome Nome - Sopranome - Data di Nascita - Luogo di Nascita - Data di Morte - Luogo di Morte - Cognome Nome del padre - Cognome Nome della madre - Provenienza - Altre Notizie |
- Cognome Nome del Coniuge - Riferimento scheda individu - Data di Matrimonio - Tipo di unione (Civile/Religioso/Relazione) - Luogo di Matrimonio - Età - (Data delle Pubblicazioni) - (Testimoni) - Altre Notizie |
Si possono aggiungere a quest'elenco anche i vari testimoni degli eventi o ancora i nomi dei figli, del secondo coniuge e qualsiasi altro eventuale documento o notizia.
In questo modo otterremo una vera e propria scheda dell'antenato che ci permetterà di ordinarla cronologicamente o per "ramo".
L'Archiviazione Elettronica
Questi dati verranno mostrati attraverso delle vere e proprie schede antenato più o meno correlate da grafici o alberi genealogici e statistiche.
Di software di questo tipo ce ne sono tanti: ognuno con i suoi pro e contro.
Prima di tutto dobbiamo fare una distinzione.
Esistono programmi di genealogia online (ossia immettendo i dati direttamente sul sito scelto, vengono inseriti e visualizzati in quel portale/sito web di genealogia) e offline (cioè sono acquisiti e poi visualizzati solo sul proprio Computer).
Gli applicativi online prevedono anche un'interfaccia web e una archiviazione condivisa con gli altri utenti che ne hanno accesso.
Tanto per citarne qualcuno:
- Ancestry (https://www.ancestry.it/)
- My Hermitage (https://www.myheritage.it/),
- Family Search (https://www.familysearch.org/it/),
- Geneanet (https://it.geneanet.org/), etc..
Tali portali genealogici offrono svariate forme d'esposizione della nostra genealogia per poter venire incontro al maggior numero di possibilità.
Normalmente l'inserimento e l'utilizzo di tali portali / programmi si divide in base alla tipologia di account di registrazione scelto: normale (gratuito o con limitazioni) o premium (a pagamento, senza limitazioni).
In ogni caso è possibile inserire il proprio albero e visualizzarlo.
I limiti sono nella quantità di dati e nella possibilità di poter rielaborare i dati in maniera differente rispetto al normale albero genealogico, come ad esempio, fare un libro genealogico, o nella ricerca di ulteriori informazioni.
Family Search (https://www.familysearch.org/) è completamente gratuito (ricerca compresa) con grafici di varia forma, oltre allo standard (ad albero verticale).
Ce ne sono molti altri come My Family Tree della Chronoplex Software che non prevede la registrazione in alcun sito. È gratis e non dispone di alcuna connessione di conseguenza a siti di genealogia: è un programma di archiviazione puro (https://chronoplexsoftware.com/myfamilytree/ ), permette di archiviare le vostre storie e di poter gestire statistiche, oltre che ottenere visivamente alcune tipologie di Albero.
Altri software da segnalare sono:
RootsMagic.com (gratuito per la parte essenziale)
MyHeritage Family Tree Builder (gratuito, ma vi chiede ad ogni salvataggio dei dati di salvare i dati online)
Ahnenblat (gratuito per piccoli alberi fino a 50 persone, ma sufficente per provare tutte le funzionalità. Tradotto in italiano al 90%)
Da tenere presente che ogni programma di genealogia permette l'esportazione in formato gedcom dei dati standard delle ricerche genealogiche. Questo permette di esportare e importare dati da un programma all'altro. In questo modo, con qualsiasi software si inizi, si può poi scegliere un software diverso su cui importare i dati già precedentemente acquisiti.
Ora, prima di iniziare a parlare di come cercare per poter spingervi più "in là", dobbiamo capire cosa vogliamo fare.
Riassumiamo quanto abbiamo sin ora.
Abbiamo svolto le nostre interviste ed abbiamo un po' di materiale, lo abbiamo con metodo inserito negli archivi per meglio consultarlo e vederlo sia Cartaceo che Elettronico. Ora non ci resta che decidere come proseguire.
L'albero Genealogico
Esistono due strade che si aprono davanti a noi quando ci accingiamo a costruire un Albero genealogico:
- una modalità Lineare
- una modalità Collaterale.
Altro possibile albero da costruire: l'Albero a Ventaglio (elaborazione con Humo-genealogy)
Ogni software ci offrirà qualche particolare soluzione per il nostro Albero e per i nostri gusti!
Possiamo perciò usare il software che preferiamo per acquisire i dati e poi trasferire gli stessi con un fle GEDCOM da un software all'altro per particolari visualizzazioni che ci piacciono di più.
Dove Cercare
Principalmente bisogna partire da un punto di partenza chiaro: ad esempio le nostre interviste, le quali riportano dove è vissuto un determinato antenato.
Il luogo dunque, prima ancora del "quando", è fondamentale per stabilire da quale nazione, provincia, città o paese veniva il nostro antenato.
Una volta definito il "dove" potremmo giungere a diverse problematiche.
Vi faccio un esempio. Prendiamo l'Italia:
Il primo censimento della popolazione italiana è stato svolto nel 1861, dunque prima dell'unificazione. Mancavano Veneto e Friuli Venezia Giulia entrati a far parte dell'Italia nel 1866. Trieste per ultima nel 1918.
L'anagrafe italiana unitaria viene istituita nel 1864. In Veneto e Friuli ad esempio arriverà solo nel settembre del 1871 (secondo Censimento italiano).
Prima di tale data, prendendo come riferimento il Veneto e il Friuli, la cura dei registri civili era affidata esclusivamente alla Chiesa.
Sin dal Concilio di Trento (1545-1563) e fino al 1805 non esisteva una anagrafe Civile e tutte le registrazioni le possiamo trovare solo nei registri dei Battesimi, dei Matrimoni e dei Morti, che sono i registri dei Sacramenti celebrati dai Parroci. Questi registri sono conservati nelle Parrocchie a partire dalla seconda metà del 1500, o più propriamente dai primi anni del 1600. Bisogna anche ricordare che molte parrocchie sono state costituite in anni successivi. Pertanto i registri antecedenti devono essere cercati nelle parrocchie di allora. E' facile capire che molti registri, soprattutto nei piccoli paesi, siamo andati perduti.
Dal 1805 esiste un'altra tipologia di registro: quello Napoleonico. Sono i primi registri civili imposti dalla legislazione napoleonica dopo la conquista nel 1797. La nuova anagrafe sarà operativa dal 1805 al 1815. Dopo il 1815, con la caduta di Napoleone e l'avvento dell'Impero Austro-Ungarico, la gestione della anagrafe civile viene affidata alla Chiesa. Quindi dal 1816 al 1870, troveremo nelle parrocchie, oltre ai registri dei Battesimi, dei Matrimoni e dei Morti, anche il Registri dei Nati.
Come si può vedere le informazioni non sono omogenee. Dopo la caduta di Napoleone, le informazioni dei registri civili sono di nuovo tornate al Clero sino al 1871 (in Veneto).
Questo ci porta a scontrarci, ed impareremo di conseguenza, che tenere a mente il periodo storico è molto importante anche perché alcuni paesi possono aver cambiato nome nel corso del tempo (vedi Pasian Schiavonesco che diventa Basiliano), o paesi che hanno cambiato Comune, o ancora paesi che fanno parte di una parrocchia e di un Comune differenti, rendendoci difficile trovare il "dove" ancor prima del "quando".
Altra variabile importante è il periodo storico in cui si svolge la nostra ricerca: dal 1805 al 1815 e dopo il 1871 fino al 1929 possiamo trovare dati discordanti tra i Registri dei Comuni e i Registri della Parrocchia, soprattutto nei Registri dei Matrimoni. Spesso infatti il matrimonio civile veniva celebrato anche molto tempo (anche anni) dopo quello religioso, creando così situazioni complicate con figli illegittimi per il Comune e legittimi per la Chiesa e successivi riconoscimenti .
Ora siamo pronti per dirigerci in uno dei luoghi dove si aggregano tali informazioni.
Cosa Cercare
Le tipologie di documenti o materiale che si può ricercare è piuttosto vario ed un nostro antenato può "nascondersi ovunque".
Tenete presente che alcune persone riordinando casa e scovando un baule in soffitta hanno ricostruito una genealogia.
Ogni più piccolo indizio può essere utile per ricostruire la storia della nostra famiglia, pertanto è bene chiedersi qual è la gamma di cose o documenti che possiamo cercare.
Prima di tutto un po' di legislazione: si possono ricercare tranquillamente le informazioni su antenati partendo da 70 anni fa (ex. 2022, 2022 - 70 = dal 1952 all'indietro). Tuttavia pare più appropriato parlare di 100 anni fa, perchè sui 70 anni ancora si discute e le tesi sono contadditorie, come in genere spesso accade, per ogni legislazione!
Non è dunque possibile ricercare informazioni più recenti senza autorizzazione dell'interessato, a meno che non si sia parenti diretti o delegati (se viventi). Quindi diciamo che per gli ultimi 100 anni dobbiamo, in generale, affidarci ai ricordi nostri o di qualche parente.
Il materiale è comunque parecchio diversificato possiamo trovare:
- Vecchie Carte di Identità, Vecchi passaporti
- Registri di Leva
- Ossari o monumenti di Guerra
- Le liste delle onoroficenze (ex. Cavaliere di Vittorio Veneto)
- Registri Caduti nelle varie guerre
- Registri dei Comuni (Nascita, Pubblicazioni di Matrimonio, Matrimonio, Morte)
- Registri dei Tribunali
- Atti Notarili
- Liste di partenza o di Sbarco in altri paesi
- Gazzette Ufficiali
- Libri, Giornali o Riviste
- Santini, Necrologi. Epigrafi
- Documenti vari (Patenti etc.)
- Registri Parrocchiali (Registri di Nascite, Matrimoni, Morti, Registro delle Anime)
- Registri Storici (Es: Napoleonici)
- Testi su visite Pastorali
Ecco perché chi trova un baule in soffitta, può trovare un tesoro!
Come vi sarete già accorti, essendo vari i documenti, vari saranno anche i luoghi dove andarli a cercare.
Ovviamente parliamo dei siti genealogia in primis ma anche dei forum e dei siti gestiti da chi conosce realmente la genealogia oltre ai siti istituzionali.
I siti di Genealogia
Non è altro che un portale che mette in condivisione i dati e le informazioni che gli iscritti caricano mediante il formato standard gedcom o direttamente nel sito, con le loro ricerche e le loro ricostruzioni genealogiche. La condivisione dei dati può riguardare i famigliari e amici, oppure tutti: in genere si opta per condividere con tutti i dati ormai storici, riservando l'accesso ai dati più recenti a famigliari o amici.
Per contro i siti di genealogia mettono a disposizione chi più o chi meno i loro "servizi".
I servizi possono essere catalogati in:
- Documenti Online (svariate tipologie).
- Documenti Indicizzati (in cui è sufficiente digitare il nome dell'antenato per recuperare le informazioni poiché già indicizzate)
- Visualizzazione Albero Genealogico (Varie Modalità di esposizione dell'albero genealogico)
- Consultazione di altri alberi
- Segnalazioni di corrispondenze di dati con altri Alberi
- Scambio via messaggi o mail tra gli utenti
- DNA test ( teoricamente utile, ma da non mitizzare. Poco più che una curiosità!)
Le interfacce sono diverse da sito a sito. Ne esistono di diverse tipologie: a pagamento, limitando il servizio, o gratis.
Come abbiamo fatto in precedenza, ne citiamo qualcuno:
per i siti gratuiti di consultazione.
Antenati.San.Beniculturali (tutti i registri dell'Anagrafe Italiana 1805-1815 e 1870-1900 con immagini e indicizzazioni)
Family Search (con i registri dell'Anagrafe Italiana indicizzati e molteplici altre raccolte)
Seguono Ancesty (con luna ampia gamma di documenti, ma non gratuito) e
My Heritage (anche questo non gratuito).
Da questo punto di vista, si consiglia anche Geneanet.org: gratuito o a pagamento (con qualche servizio in più), discreto e non invadente.
Ovviamente tali siti crescono con l'apporto degli utenti. Ma non solo.
Uno degli apporti maggiori che si può dare alle ricerche di tutti, è quello di Indicizzare, ovvero Analizzare e Trascrivere i documenti già presenti agevolando la ricerca.
Altro modo per contribuire alle ricerche di tutti è aderire al programma DNA promosso da My Heritage o Ancestry, che prevede l'esame con l'analisi genetica di dove veniamo e matches basati sulla comparazione di quest'ultimo. Questo però senza pensare di ottenere risposte mirabolanti.
Ricerche sui Documenti
Molti dei documenti citati precedentemente possono essere recuperati online appoggiandosi ad uno o più siti di genealogia, ma il materiale è limitato a determinati luoghi e determinati periodi. Tuttavia è sempre opportuna una prima indagine per verificare la disponibilità di documenti online.
La ricerca spesso non indicizzata rallenterà parecchio il recupero dei dati di cui avrete bisogno. Tenete presente che se andate in un comune o da un parroco la richiesta va data precisa.
Infatti è a discrezione del parroco o dell'impiegato di anagrafe aiutarvi direttamente. Nel caso contrario dovrete inoltrare una domanda ufficiale.
Pertanto, un consiglio che possiamo, offrire è quello di adoperare al meglio quello che viene offerto online (più o meno a pagamento) e cercare riscontro con quello che abbiamo trovato con le nostre interviste.
Arrivati a questo punto, dopo aver consultato siti di corredo come forum o altri siti istituzionali, possiamo procedere nel recarci in loco; ovvero ad esempio nelle parrocchie o nei comuni dato che avremo informazioni più precise da poter richiedere.
Nei comuni non c'è una sala di consultazione degli archivi, ma è l'addetto che di volta in volta si trova a poterci fornire le informazioni che cerchiam - evitando i dati sensibili per la privacy - presenti nel libro di famiglia.
I documenti online per contro sono di molteplici estrazioni ma spesso non omogenei o non facilmente ricercabili in quanto la loro analisi non è ancora stata eseguita, dunque l'utente dovrà trovare manualmente ed applicare il suo Metodo di Ricerca.
Questo comporta un notevole dispendio di tempo, ma come dicevamo precedentemente una ricerca in prima persona senza aver analizzato bene le basi sarebbe deleteria.
Prima di tutto quindi dobbiamo capire le forme e cosa recuperare dai singoli documenti.
Ci possono dare supporto i forum, altri siti di documentazione online e wiki.
Non esiste dunque un modo giusto o uno sbagliato, ma diciamo che sono complementari.
È dunque possibile svolgere una ricerca genealogica gratuitamente ma essa per giungere al suo massimo completamento necessita di una ricerca di persona nei luoghi e nelle sedi dove riposano tali informazioni.
Ricerche sui Siti
Come dicevamo precedentemente, i documenti sono di vario genere e svariati sono anche i posti dove trovarli online.
Per cominciare, riportiamo due siti che nella vostra riceica possono aiutarvi specie all'inizio.
Stiamo parlando di
Cognomix, utile per sapere la propagazione nazionale e mondiale del proprio cognome e
Tutto Genealogia, dove potete trovare varie indicazioni per la ricerca oltre che comodi confronti con chi ha già avuto esperienza sul campo.
Altri siti vanno ricercati nella regione d'appartenenza, come quelli dei Beni Culturali divisi in quelli istituzionali nazionali e cittadini come da esempio Friulinprin (per le visite di leva 1866-1918 e i matrimoni civili dal 1871 al 1900) e, a livello Italiano, il preziosissimo portale Antenati, dove possiamo trovare i registri anagrafici civili digitalizzati e anche indicizzati, del periodo 1806-1815 e 1870-1900.
Per quanto riguarda invece le onorificenze, rimandiamo alla pagina di stato come il sito del Quirinale, mentre per quanto riguarda i caduti della prima e della seconda guerra mondiale al sito della Difesa.
A supporto dei siti ufficiali in merito ai caduti possiamo citare siti come Gli Albi della Memoria, anche se come quello delle onorificenze sono in fase di costante aggiornamento.
Per quanto concerne i documenti degli emigrati in Brasile suggeriamo Il museo dell'emigrazione Brasiliano anche se è bene ricordare che in questo caso è meglio conoscere due cose principalmente: la data di partenza e il nome della nave con cui è partito il nostro antenato per quadrare i dati e non incorrere in errori.
Altri siti importanti per la ricerca degli emigranti sono: CISEI, Cemla, AltreItalie oltre a Ellis Insland per l'emigrazione negli Stati Unuti.
Gli Elenchi di Ellis Island e altri elenchi di Passeggeri di New York, dal 1820 al 1957 sono consultabili gratuitamente su MyHeritage,
Come potete vedere, i siti complementari sono molteplici; ognuno con il proprio elemento di ricerca. Ovviamente questi sono solo alcuni link che possono risultare utili nella ricerca online e che permetteranno di scoprire altre strade dove continuare la ricerca..
Ogni più piccolo elemento è preziosissimo per la nostra ricerca, come ad esempio i monumenti ai caduti (Monumento ai Caduti) presenti in quasi tutti i nostri paesi, per cui non lasciate nulla di intentato: seguite ogni possibile pista.
In questo stesso sito si può andare alla utility "Link utili per le ricerche" dove sono elencati i siti più legati al territorio del Friuli-VG.
Tipologie di Documenti
I Certificati fondamentali di cui parliamo sono quelli di Nascita, le pubblicazioni di Matrimonio, gli atti di Matrimonio e l'Atto di Morte.
Che questi siano redatti dal Tribunale o dal Comune, questi atti vengono considerati come prove certe dell'esistenza di un nostro antenato al pari di quelli in parrocchia, dove troviamo gli stessi documenti oltre che l'Atto di Battesimo.
Abbiamo parlato di informazioni "dirette", ossia di tipologie che riportano dati subito fruibili riferiti ad un preciso antenato.
Questi atti non si fermano qui poiché ci danno anche una serie di informazioni "indirette".
Con "indirette" intendiamo l'insieme dei riferimenti non immediatamente fruibili e riferimenti ad altri antenati o correlati allo stesso.
Questi atti contengono molte informazioni e ci possono fornire una situazione più completa della persona che stiamo cercando.
I documenti possono, a causa di guerre o incendi o altri disastri naturali, essere ricostruiti. Ma attenzione: non è detto che la ricostruzione sia uguale all'originale.
Nei documenti in generale possono esserci errori di trascrizione o scrittura, mentre nei documenti ricostruiti gli errori possono essere anche nelle date, poiché scritti molti anni più avanti. Inoltre bisogna tenere presente semprfe che ogni trascrizione comporta una percentuale non trascurabile di errori ortografici involontari, ma a volte anche volontari, come la traduzione dal friulano all'italiano, il cambio di una desinenza da "a" in "o" oppure in "i", o l'aggiunta o della perdita di una preposizione "Del", "De", "Della"...
Con questo non intendiamo screditare le testimonianze ricostruite. Anzi, tali atti sono molto importanti: ci dicono che quella persona con quel nome e quei genitori o altro è realmente vissuta più o meno in quel periodo; stiamo solamente dando ad essi il giusto peso.
Prima dei consigli sulle cose sulle quali fare attenzione in ogni singolo documento, vovediamo come sono strutturati nelle varie epoche storiche.
Gli atti più antichi sono scritti a mano libera mentre quelli più recenti sono scritti utilizzando un prestampato. Pertanto i certificati più vecchi richiederanno una maggiore attenzione ed una lettura più rifficoltosa, quindi leggeteli sempre più volte e dopo averli letti la prima volta trascriveteli.
La trascrizione è molto importante. Vi darà due vantaggi fondamentali. Il primo, vi eviterà (passato un po' di tempo) di dover ridecifrare l'atto, e poi vi darà un ottima base di partenza senza andare a dover recuperare il certificato tutte le volte.
Archiviate tutto online e nel vostro personale archivio cartaceo: farà parte delle vostre fonti e renderà anche ad altri o ad i posteri più fruibile il vostro archivio.
Citazione delle Fonti
Spesso chi ricerca i propri antenati non tiene conto di tale elemento, tralasciando di scrivere questo essenziale dato nelle sue ricerche.
Esistono fondamentalmente due motivi che rendono tale dato vitale sia internamente sia esternamente:
- A distanza di tempo posso voler ricontrollare o confrontare un determinato dato: non avendo segnato le note e le fonti non so più dove ho recuperato tale informazione.
- Fare sapere a terzi la validità delle proprie scoperte: in caso di controversie oppure di confronto, la fonte o la sua pluralità può dare maggiore valenza all'informazione citata o la persona menzionata.
Parimenti le note sono di due tipologie: interne ed esterne:
Note interne: sono tutte quelle note su dove reperire fisicamente il documento ossia il numero di pagina o/e il numero dell'atto a cui si fa riferimento. O note informative che ci ricordano a che punto siamo arrivati, i nostri dubbi e cosa dovremmo fare per confermare una determinata ipotesi o informazione.
Note Esterne: tutte quelle informazioni che possono ad altri dare la possibilità di verificare o di poter disquisire su una persona o un'informazione presente nell'albero.
Un Albero Genealogico, un libro genealogico o una ricerca genealogica, privi di qualsiasi fonte, non possono essere considerati completi. Tutti i dati dovrebbero poter essere controllati da chiunque.
Al giorno d'oggi, dove le informazioni sono spesso condivise attraverso il web ed i siti online di genealogia, le fonti a maggior ragione diventano fondamentali per il cosiddetto "confronto collettivo costruttivo" che ci permettere di andare più in là, più indietro nella nostra ricerca, migliorando anche le più piccole ma fondamentali informazioni.
Registri di Nascita – Osservazioni e note generali
Dopo aver citato i 4 Documenti Fondamentali-Base, iniziamo dunque ad analizzarli nel dettaglio e capire cosa si può estrapolare.
Prima di tutto dobbiamo sapere quali informazioni possiamo cercare e quali informazioni possiamo trovare, stando bene attenti al metodo di scrittura del relatore e alle parole chiave.
Iniziamo l'analisi dei Documenti di Nascita concentrandoci su cosa porre particolare attenzione analizzando uno senza particolari problemi, se non quello della scrittura.
La due immagini ci mostrano due pagine adiacenti del registro civile delle nascite del periodo successivo al 1875, quando diventa generale l'uso di Registri con uno schema prestampato per i dati da inserire .
L'Atto di Nascita è la testimonianza prima dell'esistenza di un nostro antenato, in quanto è il punto di partenza di ogni individuo.
Ecco una serie di consigli brevi (ovviamente sono solo una parte: ne daremo man mano che sviscereremo le varie tematiche):
- Leggete più volte il testo anche se su prestampato: le parti infatti scritte a mano molto spesso sono scritte non chiare.
- Non lasciate nulla di trascurato. Anche le più piccole informazioni possono nascondere sorprese (benché spesso indirette).
- Osservate bene la forma del prestampato (se non antico) così capirete se siete di fronte a un Ricostruito oppure no.
- State bene attenti alle note del documento solitamente posti a piè di pagina.
- Attenzione ai rettangoli: essendo documenti ufficiali, una volta scritti non era possibile modificarli o cancellarli, pertanto l'informazione errata veniva mantenuta ma racchiusa in un rettangolo e segnalata nelle note sia per essere corretta che cancellata!.
- Fate pratica. Analizzatene più che potete: vi farete un bagaglio d'esperienza notevole.
- Osservate bene il quadro globale del documento.
- Archiviate ogni informazione con scrupolo e con un criterio comune ( per Ramo, Cronologico, per Anno, Alfabetico ).
Normalmente il documento di nascita può essere collegato con gli Atti di Matrimonio e di Morte, per confermare che si tratti della stessa persona.
Questo collegamento delle informazioni è essenziale per le fonti della nostra ricerca e per avvalorare la nostra ricostruzione delle discendenze..
Un'informazione priva di fonti vale meno di una che le ha.
Registri di Nascita – Informazioni Dirette
Un documento di Nascita presenta peculiari informazioni sulla nascita di un determinato individuo dirette e indirette ecco dunque cosa possiamo estrapolare da esso.
- La Data della Nascita
- Informazione per stabilire quando è nato un individuo. Non è in sempre in chiaro, viene espressa in forma testuale e la si trova di norma in tre parti: il giorno, il mese e l'anno
- Attenzione: la data non è la prima cosa che si trova nel documento. Quella che trovate all'inizio del documento è la data di redazione del documento. Comunque, come vedremo, importante.
- Guardate con attenzione il giorno: situato dopo la parola "del dì" nei prestampati ed espresso in forma letterale, non sempre si tratta di un numero, molto spesso viene desunta dalla data di redazione del documento e la possiamo trovare sotto forma della parola "Ieri" o "Oggi". In questi casi diventa vitale conoscere la data di redazione del documento.
- Verificate con attenzione il mese: come per il giorno, esso non viene scritto in forma numerica ma letterale e molto spesso viene indicato il termine "corrente mese": anche in questo caso torna decisivo sapere la data di redazione del documento per desumerne il mese. In alcuni casi invece riscontriamo il termine "passato" per quei nati " a cavallo del mese". In qualche caso infine possiamo trovare la forma letterale, seguita dalla forma numerica.. Nei documenti più antichi possiamo trovare per i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, la particolare annotazione 9bre, 10bre, 11bre, Xbre!
- Osservate con attenzione l' anno: l'anno di nascita nei documenti è prevalentemente ricavato da quello del documento. Eccezione fatta per i documenti " a cavallo d'anno" e per quelli Antichi nei quali viene scritto per esteso. Nei documenti antichi, molto spesso, l'anno viene indicato una sola volta, all'inizio dell'anno, nella prima registrazione e in quelle successive viene indicato solo il giorno e il mese.
- Prestate particolarmente attenzione al nome del padre: di solito coincide con quello che si trova dopo la parola "è comparso" ma non sempre è così. Infatti per confermare che esso è il padre occorre prendere lettura della dicitura che troviamo dopo il nome della madre. Se troviamo la frase "sua moglie seco lui convivente" è il padre. Nei restanti casi il dichiarante può essere la levatrice, o un parente della madre (suocero, suocera, cognato, fratello... ). Infatti non è raro che il padre non abbia potuto direttamente denunciarne la nascita (in genere perchè assente per lavoro). In questi casi il nome del padre viene indicato dopo il nome della madre, come marito. In alcuni casi il padre non viene indicato o dichiarato "Ignoto".
- Il nome della madre, pur se obbligatoriamente presente, non è sempre riportato e possiamo ritrovare le note formule "N.N" (non nota) o "Ignota" o "Sconosciuta". Fino alla fine del 1700, in genere il cognome della madre non veniva indicato negli atti di nascita e questo comporta spesso notevoli difficoltà nella ricostruzione di un albero genealogico, vista la ripetitività dei nomi dei padri e delle madri.
Un caso particolare si nota nei documenti dello dello stato civile dal 1871 al 1900. Troviamo dichiarazioni di nascita fatte dal padre stesso o da altra persona come una levatrice, con l'indicazione che "la madre non vuole essere indicata": si tratta di solito, di coppie non formalmente sposate in Comune, ma quasi sempre sposate solo in Chiesa. E' una forma di protesta forse incentivata dal parroco del paese, contro la scelta di sottrarre alla Chiesa la gestione dell'anagrafe. Questo ha dato luogo a grossi problemi. Possiamo infatti trovare figli legittimi per la Chiesa e illegittimi per il Comune. In genere poi le cose erano risolte con il matrimonio anche civile dei genitori dove venivano riconosciuti i figli nati precedentemente.
- Non sottovalutate i dettagli. Il documento di nascita offre un alto grado di dettaglio potendo spesso ricavare la Frazione o la via con il numero civico dove il bambino è nato. Da notare che i numeri civici avevano una progressione unica nel comune, partendo dal centro verso la periferia. La prima numerazione (numeri neri) è stata fatta sui mappali napoleonici, poi precisati sotto l'impero Austro-Ungarico. Una nuove numerazione è stata fatta dopo l'Unità dell'Italia (numeri rossi).
- Leggendo il testo possiamo trovare addirittura l'ora di nascita molto utile nel caso di parto plurimo e anche per non incorrere in fraintendimenti sotto la forma letterale preceduta dai termini "antimeridiane" o "pomeridiane". Prima del 1805 bisogna però fare attenzione all'ora indicata perchè l'ora prime (una) era la prima ora dopo il tramonto perchè si intendeva l'ora italiana. Dal periodo napoleonico in poi si usava l'ora francese, ma non tutti si sono subito adattati e qualcuno spesso specifica di quale ora si tratta.
- Alcune precisazioni a chiarimento di alcuni modi di dire che possiano trovare negli Atti:
- “nato alla metà della scorsa notte” = nato ieri
- “nato la scorsa notte fra le ore da 1 a 6 italiane” = nato ieri
- “Nato dopo la mezzanotte” o “dopo le 6 italiane” o “dopo le ore 1 francesi” = nato oggi
- “Nato stanotte”: senza altre indicazioni, vale nato oggi
- “Nato il giorno esterno”: non è chiaro cosa significhi. Comunemente interpretiamo “nato ieri”..
- I riferimenti dell'antenato a cui corrisponde la Testimonianza è espresso mediane la frase canonica " è nato un bambino di sesso XXX che egli mi/non mi presenta e a cui da i\il nome\i di XXX". Osserviamo dunque la frase: abbiamo il sesso e il nome o i nomi del neonato. Attenzione: in presenza di doppi nomi, anche se legati dalla congiunzione "et" (Petrus et Antonius) non significa che si tratta di due gemelli che verrebbero comunque dichiarati come tali. Per definire bene la persona nel testo ci viene fornito il sesso del nato e sappiamo se il neonato è stato portato fisicamente lì. Non sempre infatti questo era possibile o per la distanza, o per il cattivo tempo, o perché nato morto: anche in questo caso viene scritto pur se senza nome.
- A piede di ogni documento vi sono i testimoni civili della nascita citati: trascrivete anche questi! Tra questi possono nascondersi importanti notizie dei nostri antenati.
Registri di Nascita - Le informazioni Indirette
Abbiamo parlato delle informazioni dirette che possiamo trovare in un documento di nascita, pertanto ora è arrivato il momento di parlare delle secondarie.
Un'informazione secondaria è quella non riferita al soggetto che ha sviluppato l'evento o non immediatamente estrapolabile.
Le informazioni di tale categoria sono le seguenti benché non sempre presenti in tutti i documenti:
- Informazioni sul Padre
Le informazioni secondarie del padre possono essere molteplici. Presentiamo 2 casi:
a) la menzione del padre è dopo il termine "è comparso" : è il caso in cui è il padre a denunciare la nascita del figlio.
In questo caso possiamo desumere
1) Nome e Cognome - molto spesso anche il soprannome - e affiancato da diciture come "fu" con il nome del nonno del neonato o "di" se è in vita
2) Età del padre espressa in numero dalla quale possiamo desumerne l'anno di nascita
3) La professione
4) La città di residenza che ci permette di sapere se ha sempre abitato in quel paese o no
b)l rifermento dopo il nome della madre: è il caso in cui non è il padre a denunciare la nascita del figlio, ma un altro famigliare o la levatrice.
1) Nome e cognome del Padre è indicato dopo il nome della madre e si può trovare anche con il nome del nonno del neonato
2) il lavoro spesso citato in maniera plurale con quello della madre se uguale, in caso contrario viene citato direttamente
3) La città in questo caso viene citata l'ubicazione o un normale "qui domiciliati"
- Informazioni sulla Madre
Le Informazioni secondarie che possiamo trovare nella madre del neonato in genere sono molto scarse:
- L'età (solo nei documenti antichi)
- La professione normalmente viene indicata se non diversamente espresso assieme a quella del marito
- la Residenza normalmente espressa con la formula "seco lui convivente".
- Note del Documento
Alcune di queste informazioni possono riferirsi al neonato come ad esempio se è nato vivo oppure se lo è la madre o nel caso di parti gemellari se è nato prima o dopo.
- Note a Margine (aggiunte successivamente )
A fianco al testo dell'Atto di nascita possiamo trovare alcune informazioni collaterali quali:
- Se ha contratto matrimonio\i con data\e, nome del coniuge, numero atto\i e luogo
- Se è deceduto con data, numero atto e luogo
- Correzioni dei dati anagrafici a seguito di sentenze del Tribunale competente
- Riconoscimenti successivi.
Registri di Nascita – Le informazioni complementari
Dopo aver parlato delle informazioni indirette presenti in un Documento di Nascita, vogliamo soffermarci su un ulteriore tassello: ossia quello delle informazioni complementari.
Le informazioni complementari sono quelle a corredo, non essenziali, ma che ci possono dare altre notizie sul nostro antenato o sui suoi affini.
Una delle prime cose che possono essere considerate complementari sono le firme. A darci delle informazioni ulteriori non è la firma in sé ma la sua presenza o meno.
Questo porta la nostra attenzione sulle frasi finali dell'atto che ci confermeranno che il nostro antenato e\o i testimoni sapesse/ro scrivere o no, dunque ci dice se il dichiarante (nella maggior parte dei casi il padre) fosse istruito o meno.
Normalmente viene citato nei documenti recenti la frase "dopo la lettura dell'atto firmano con me XXX eccetto YYY perché illetterati", in alcuni casi si trova anche il termine Analfabeta o "non sapere scrivere". A volte capita anche di notare delle piccole differenze tra il nome indicato nell'Atto e la firma, non sempre riconducibili ad errori ortografici.
Un'altra informazione complementare è dove è nato il nascituro. Spesso qui viene indicata la frazione o il paese di nascita e se l'atto è abbastanza preciso viene anche indicata la via, corredato dal sempre presente civico nero o rosso. Questo ci può dire se i genitori ed i fratelli sono nati tutti nello stesso luogo dandoci un chiaro punto su dove andare a cercare le nostre ricerche rispondendo alla consueta domanda: "Dove?".
Oltre al Luogo, vi sono anche altri riferimenti sullo sfondo come l'ora di nascita espressa in lettere con indicazione se antimeridiana o pomeridiana e se a denunciare la nascita è stato il genitore o la levatrice.
Come potete vedere ogni elemento è buono per la nostra ricerca ed ogni più piccolo elemento può essere utile.
Registri di Nascita – I Documenti Ricostruiti (Elementi di Base)
I documenti possono essere essenzialmente di 2 tipi: normali o ricostruiti. I primi sono diretti, i secondi sono stati fatti in un periodo successivo, poiché i primi sono andati perduti o non disponibili.
Vediamo di seguito le due tipologie come si presentano:
Le caratteristiche che li contraddistinguono sono:
1) prima di tutto l'anno dell'atto è diverso da quello dell'evento ivi citato
2) non sono nello stesso prestampato degli originali
3) non contengono sempre le stesse informazioni degli originali.
Tali documenti sono da considerarsi copie degli originali, trascritte e rese legali con sentenza di un Tribunale.
Il formato è molto differente: nella parte alta c'è la data della redazione dell'atto, mentre nella parte inferiore viene riportata la data dell'evento con le sue informazioni.
I dati che possono essere recuperati da questi atti non hanno lo stesso dettaglio degli originali:
- Nome Padre
- Nome Cognome Madre
- Città di Nascita
- Nome Nascituro
- Ora (non sempre presente)
Essi non presentano né dettagli sulla via o sui genitori né sui testimoni e nemmeno sono presenti le note o le firme degli intervenuti.
Questi documenti ciononostante sono importantissimi poiché rappresentano l'unico indizio sull'esistenza seppur accennata di un nostro antenato.
Registri di Nascita – I Documenti Antichi
Più indietro si va e meno facilitazioni date dalla modernità troveremo. È proprio il caso dei documenti antichi.
Quali sono le loro principali caratteristiche? I documenti di nascita antichi non hanno una struttura fissa e non sono redatti in prestampati ma a mano.
Essendo scritti completamente a mano la loro chiarezza dipendeva unicamente da chi redigeva l'atto: le scritture sono variabili e lo sono anche la loro grammatica, la loro nitidezza, la loro comprensione,
Gli Atti di Nascita redatti dopo il 1875 sono abbastanza leggibili poiché sono "obbligati" in specifici campi, mentre quelli che vanno dal 1805 al 1815 ossia i Napoleonici no e questo rende particolarmente difficile e impegnativa la lettura. Gli stessi problemi li troviamo nei documenti delle Parrocchie, complicate a volte dall'uso della lingua latina.
Per quanto riguarda il contenuto è assai variabile come lo sono anche i termini in essi presenti, a volte molto particolari.
Uno dei termini più insoliti che si possono trovare è l'utilizzo della parola latina "Quondam" (qm) al posto del classico "fu" davanti al nome di persone già defunte. Rossi Carlo fu Giacomo, nei documenti antichi diventerà Rossi Carlo qm Giacomo.
Abbiamo già accennato che i documenti delle Parrocchie spesso sono redatti in latino e questo complica le cose perchè troveremo anche i nomi declinati al nominativo o al genitivo o all'accusativo a seconda della posizione del nome nella frase. A questo poi si aggiunge il problema della traduzione, tenendo presente che i nomi usati dalle persone erano in friulano, tradotti in italiano o in latino dal parroco. Perciò possiamo trovare un Bernardino alla nascita, che poi alla morte è diventato Leonardo e che in vita era certamente chiamato Nardin.
Gli atti antichi, seppure ognuno con le sue differenze, contengono di frequente più informazioni e più dettagli di quelli su prestampati, il contenuto era a discrezione del relatore; alcuni scrivevano "lo standard" altri di più, altri "a modo loro".
- Possono esserci entrambi i "di" o i "fu" a fianco i nomi dei genitori
- Maggiore probabilità di trovare dei parenti stretti tra i testimoni con riferimento agli zii del nascituro, al nonno del nascituro, ecc.
- La via, ossia l'indirizzo anagrafico completo
- Gli anni della madre
- Possono esserci i riferimenti ad entrambi i nonni del nascituro e a volte anche ai bisnonni.
- "Detto" o "vulgo": in antichità è più probabile trovare i soprannomi spesso sia nel nome che nel cognome. Es. Dalla Torre detto Torresan, Londero vulgo Kaèl, Rodaro detto Blanc, Buttazzoni detto Fotel, Totis vulgo Blasin, o anche direttamente Lepore Barbin...
Consigli importanti:
- Leggere il testo e appuntare qualsiasi informazione possa risultare utile.
- Rileggetelo più volte e verificate i dati segnati: questo sarà utile perché ad ogni lettura si potrà, oltre che ricontrollare quanto già annotato anche concentrarsi sulle parole meno leggibili o sulle parti ignorate nella prima lettura
- Trascrivere i dati dell'Atto e ricontrollare il tutto. Ciò è importante poiché vi permetterà di definire l'interpretazione data ed evitare di rileggerlo ulteriormente
- Nei casi in cui vi siano parole o lettere illeggibili o poco chiare basatevi su altre parole scritte nel testo.
Particolarità: le lettere s, in particolare le doppie, a volte sono scritte come le "f " attuali per cui una parola come sesso sembra scritta Sefso.
Riportiamo un esempio di 3 Atti di nascita del 5 gennaio, 5 febbraio e 6 febbraio 1807 (periodo Napoleonico)
da notare nel primo Atto:
- "nato il giorno di domenica": siccome l'atto è redatto il lunedì 5 febbraio, è ovvio che è nato ieri, cioè il 4 febbraio.
- "alle ore 11 antemeridiane di Francia": si intende alle 11 di mattina. Se fossero indicate le "ore 11 pomeridiane italiane", significherebbe circa alle 5 del pomeriggio, perchè in Italia fino a Napoleone, il giorno iniziava al tramonto e finova al tramonto del giorno dopo!
- da notate anche le abbreviazioni "Fran.co" per Francesco, "Gio:Batta" per Giovanni Battista. Più indietro si va nel tempo e più frequenti sono le abbreviazioni, probabilmente per risparmiare tempo e soprattutto carta.
Vediamo anche una pagina di un registro dei Battesimi del 1633 della parrocchia di Martignacco:
151. Il giorno 24 ottobre (8bre) 1635, Giovanni Battista figlio legittimo e naturale di Domenico Cusiani e di Caterina sua moglie, di Martignacco, fu battezzato da me P. Vincenzo Treo. Furono padrini Biasio Solva e Sabbata figlia di Benedetto Nobile, di questo luogo.
152. il giorno 25 del suddetto mese, Battista figlio legittimo e naturale di Nicolò Totis e di Vincenza sua moglia, di Martignacco, fu battezzatoda me soprascritto. Furono padrini i Signori Giovanni Battista Alberghetti e Domenica Totis di questo luogo.
153. il giorno 30 del suddetto mese, Alessandra figlia legittima e naturale di Lazaro Nobile e di Angela sua moglie, di Martignacco, fu battezzata da me soprascritto. Furono padrini Giovanni Stuaro e Gioseffa figlia di Nicolò Blasoni, di questo luogo.
154. il giorno 2 novembre (9bre)1635, Giovanni figlio legittimo e naturale di Daniele Tacus di Davaio Carnico di Sabbata sua moglie, di Martignacco, fu battezzato da me P. Vincenzo Treo. Furono padrino Nicolò figlio di Domenico Scrosoppi e Sabbata figlia di Nicolò Blanchi, di questo luogo.
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Le Pubblicazioni di Matrimonio – Informazioni Generali
Normalmente, per cercare le pubblicazioni di Matrimonio dobbiamo partire dal documento di matrimonio.
In tale atto, infatti, come vedremo in seguito, vengono riportati le date delle Pubblicazioni di Matrimonio.
Cosa ci dicono le Pubblicazioni di Matrimonio che un altro documento non ci dice?
L'ottica è sempre la ricerca di ogni piccolo pezzo del puzzle che stiamo costruendo, pertanto l'atto Pubblicazioni di Matrimonio ci deve dare elementi per spingerci più in là, cioè per fare un passo più indietro nella nostra ricerca.
Ecco cosa:
- La Data della richiesta di Pubblicazioni di Matrimonio.
Le pubblicazioni di matrimonio vengono apposte sulla porta della Chiesa o del Monicipio, 3 domeniche precedenti all'atto di Matrimonio
per cui per non ripetere per 3 volte le stesse informazioni per praticità archivieremo la data di richiesta.
- Cognome e Nome del promesso Sposo riportato anche in alto alla dichiarazione riporta i dati identificativi dello sposo.
- Età del promesso sposo espressa in lettere ci è utile per ricavare in sottrazione alla data di compilazione dell'atto per ottenere un approssimativo anno di nascita ed ottimizzare la ricerca.
- Il lavoro dello promesso sposo: viene indicato cosa svolgeva lo sposo.
- La residenza del promesso sposo.
- Nome del padre del promesso sposo.
- Cognome nome della madre del promesso sposo.
- Cognome Nome della promessa sposa riportato come quello del marito in alto alla dichiarazione riportanti i dati identificativi della sposa.
- Età dello promessa sposa espressa in lettere utile per ricavare in sottrazione alla data di compilazione dell'atto per ottenere un approssimativo anno di nascita ed ottimizzare la ricerca.
- Il lavoro della promessa sposa viene indicato cosa svolgeva lo sposo.
- La residenza della promessa sposa.
- Nome del padre della promessa sposa.
- Cognome e nome della madre della promessa sposa.
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Le Pubblicazioni di Matrimonio – Le Informazioni Indirette
L'importanza di quest'atto non sta nelle sue informazioni dirette poiché sono simili a quelle presenti nell'atto di matrimonio, dunque non vi sono particolari differenze, ma in quelle indirette.
Tali dati considerati di corredo sono molto importanti visto che ci permettono di fare ulteriori passi indietro con un documento solo.
I dati indiretti non relativi ai coniugi che effettuano il sacramento del Matrimonio che vengono citati quasi sempre nel modulo standard sono quelli relativi ai genitori degli futuri sposi.
Ovviamente non mi riferisco ai loro nomi ma alle informazioni di corredo: infatti non è difficile trovare nell'atto l'età in cifre dei due padri degli sposi se non sono già deceduti.
Questo dato non va sottovalutato poiché ci dà, attraverso la data della pubblicazione, l'anno di nascita approssimativo del genitore, la quale, con l'occupazione e la residenza, ci permette di risalire ad un ulteriore passo indietro.
Come citato precedentemente nelle pubblicazioni di matrimonio vengono indicati il lavoro e la residenza di entrambi i coniugi sempre se non vi si riscontrano i termini "fu" o "residente in vita a … ", chiaro segnale che la persona non è più in vita.
Altra informazione indiretta ma molto importante nella ricerca è dove prenderanno la residenza i due sposi, importante segnale per la ricerca dei loro figli eventuali.
In alcuni testi più antichi può anche esserci l'età delle madri dei congiunti ma normalmente veniva citato solo quello dei padri, dato il nostro sistema patriarcale.
Nella parte a fianco nei documenti con un modello prestampato venivano riportate le date di pubblicazioni, le quali venivano ripetute nei comuni di residenza per le 3 domeniche successive al cui termine vi era il nulla osta al matrimonio.
Essendo, come dicevamo, richiesta nei comuni di residenza, se i coniugi erano di due comuni differenti avremo l'indicazione anche dell'altro comune con la data per triangolare l'atto.
Grazie al documento di Pubblicazione di Matrimonio è dunque possibile fare almeno un altro passo indietro nella nostra linea temporale, rendendolo molto prezioso.
Le Pubblicazioni di Matrimonio – Differenze e Formati
Le Pubblicazioni di Matrimonio hanno una peculiare forma e formato, infatti più degli altri documenti da noi presi in esame hanno evidenti differenze.
Il formato standard presente in due versioni: quello canonico con colonna laterale diretto (nella colonna laterale vi sono posti il nome e cognome degli sposi e le date delle pubblicazioni - come dicevamo precedentemente - fatte nelle tre domeniche precedenti al matrimonio) e quello indiretto, che nella parte scritta riporta la trascrizione del comune in cui è stata fatta la prima dichiarazione.
L'altra versione è quella che ritroviamo sotto il regime fascista il formato ed il contenuto variano nel corpo riportando all'altezza dei dati dei coniugi non più il testo sotto forma lineare ma a colonne separate da una linea verticale.
In tale versione vengono ristrette le informazioni per far posto ad altri dati di corredo e spesso non molto rilevanti quali la Nazionalità e la Razza a discapito delle informazioni che abbiamo citato nei capitoli precedenti, dei dati indiretti.
Non vengono dunque riportati alcuni dati fondamentali per andare più indietro ma è interessante sottolinearne la differenza.
Nei documenti del periodo fascista si perdono inoltre alcune fondamentali informazioni indirette quali ad esempio l'età dei padri, il loro lavoro e residenza, non permettendoci di andare più in là.
Altra differenza di tali documenti è la completa assenza della sezione dei testimoni anche se la spalla contenente le date delle pubblicazioni ripetute nei comuni di residenza permane.
Gli Atti di Matrimonio - Struttura e Dati di Base
Gli atti di matrimonio contengono principalmente i dati relativi gli sposi e contengono una serie di dati fondamentali per la nostra ricerca.
I dati sono speculari, pertanto quanti dati dello sposo vi sono scritti tanti ne saranno posti per la sposa. Normalmente i dati base di questi certificati sono:
- Data dell'atto. Indica la data in cui è stato registrato il matrimonio e solitamente coincide con la data del matrimonio se l'atto è stato celebrato nello stesso comune.
- Luogo dell'atto. Indica il comune in cui è stato registrato l'atto e solitamente può coincidere il luogo del matrimonio se l'atto è stato celebrato nello stesso comune specificando spesso la parrocchia in cui si è svolto lo sposalizio.
- Data del matrimonio corrispondente con la data del certificato se eseguito nel medesimo comune, in caso contrario è riportato in un apposito paragrafo posto a seguito di quello introduttivo.
- Luogo del matrimonio, spesso uguale al comune di redazione se scritto nello stesso, in caso contrario è posto a seguito della data di matrimonio con l'indicazione della parrocchia.
- Nome dello sposo completo, seguito spesso dalla sua condizione (celibe, vedovo)
- Età dello sposo espressa in anni. Ci permette mediante differenza con l'anno dell'atto di determinarne indirettamente l'anno di nascita.
- Luogo di nascita non sempre riportato: ci dà un'indicazione di massima su qual è il comune d'origine del consorte.
- Occupazione dello sposo.
- Residenza. Viene indicato dove vive lo sposo.
- Riferimenti anagrafici del padre dello sposo.
- Indicazione identificativa della madre dello sposo.
- Nome dello sposa completo, seguito spesso dalla sua condizione (nubile, vedova).
- Età dello sposa espressa in anni. Ci permette mediante differenza con l'anno dell'atto di determinarne indirettamente l'anno di nascita.
- Luogo di nascita non sempre riportato: ci dà un'indicazione di massima su qual è il comune d'origine della consorte.
- Occupazione della sposa.
- Residenza. Viene indicato dove vive la sposa.
- Riferimenti anagrafici del padre della sposa.
- Indicazione identificativa della madre della sposa.
Questi sono solo alcune delle informazioni che si possono estrapolare da un atto di matrimonio ma già queste sono importanti per farci andare più in là, più indietro nella nostra ricerca andando a completare il puzzle del nostro albero.
Riporto i dati che è opportuno riportare sempre sempre nelle nostre schede o fogli excel per la raccolta dei dati, con l'indicazione della posizioni in cui si trovano nell'Atto:
(Fonte FamilySearch)
Vediamo un Atto di matrimonio del Periodo Napoleonico Comune di Attimis.
Siamo il 20 febbraio 1811, periodo napoleonico, e vediano un Atto di matrimnio molto più articolato e con molte più notizie. E' infatti il periodo in cui si stava costruendo una anagrafe civile e quindi un matrimonio era l'occasione per raccogliere più dati possibile delle persone coinvolte. Si raccoglievano anche i certificati di nascita rilasciati dai Parroci e trascritti negli atti di Matrimonio, per creare una base di anagrafe di tutta la popolazione. Proviamo a leggerlo:
"1 - Dipartimento di Passariano, Distretto del Natisone, Cantone di Faedis, Comune du Attimis. Oggi venti del mese di febbraro anno mille ottocento undici (1811) alle ore undici antemeridiane, avanti a me Ufficiale dello Stato Civile del comune di Attimis, non che in presenza di Geremia del fu Paolo Simiz d'anni trenta due professione macellaio, Francesco di Giovanni Battista Caruzzi di anni trenta sette professione oste, ed Antonio del fu Giacomo Caruzzi d'anni quaranta quattro di professione contadino, tutti e tre domiciliati in Attimis, ed Antonio del fu Tomaso Mateu d'anni ventotto di professione contadino domiciliato in Forame, sono comparsi per contrarre matrimonio Angelo Molinaro di professione contadino dell'età di trent'anni domiciliato nella Frazione di Forame, aggregata a questo Comune Cantone di Faedis Distretto del Natisone, Dipartimento di Passariano, Nubile, Figlio di Domenico e Domenica jugali (coniugi) Molinari, e Lucia Scubla di Professione contadina dell'età d'anni venti due figlia di Domenico e Domenica jugali Scubla, domiciliata nella sudetta Frazione di Forame. Dopo aver letto nel modo voluto dalla legge - primo - l'atto di nascita di Angelo Molinaro in data ventinove gennaro mille ottocento e undici che assicura essere egli nato li quattro di febbraro mille settecento ottanta uno nel comune di Forame, Dipartimento di Passariano da legittimo matrimonio di Domenico e Domenica jugali Molinari sovra nominati - secondo - l'atto di nascita di Lucia Scubla in data ventinove gennaro prossimo passato che assicura la sua nascita li dieci sette del mese di febbraro mille settecento ottanta nove nel Cantone di Faedis, Dipartimento di Passariano da legittimo matrimonio di Domenico e Domenica jugali Scubla di sovra nominati - terzo - il consenso in iscritto di Domenico e Domenica jugali Molinari in data 3 corrente febbraro - quarto - il consenso pur in iscritto di Domenico e Domenica jugali Scubla in data 3 corrente febbraro - quinto - l'Atto di pubblicazione della Promessa di Matrimonio fatto da me li venti sette del prossimo passato gennaro e detto giorno affisso alla Porta del Comune d'Attimis - sesto - il secondo Atto di pubblicazione della Promessa di Matrimonio fatto da me li tre corrente febbraro e lo stesso giorno affisso alla Porta del Comune d'Attimis ove non sopragiungessere opposizioni di sorte. Gli Sposi hanno dichiarato ad altra voce di prendersi rispettivamente per Marito e Moglie ed io ho pronunciato in nome della Legge che Angelo Molinaro e Lucia Scubla sono uniti in matrimonio e ho steso il presente Atto che letto alli Testimoni e Sposi quali non lo firmano dichiarandosi tutti illetterati.
Ufficiale dello Statto Civile Giovani del Negro"
Alla fine della lettura dell'Atto un dubbio resta: il cognome dello Sposo è Molinaro o Molinari? Per ora prendiamo atto che ancora nel Periodo Napoleonico il cognome possiamo trovarlo declinato al singolare e al plurale.
Prima di questo periodo, negli atti delle parrocchie, troviamo i cognomi declinati anche al maschile e femminile, come in friulano e come nelle vicine lingue slave.
Atto di Marimonio del 1681 della Parrocchia di Martignacco.
"5 febbraio 1681 - Dopo le tre pubblicazioni e nessuna obiezione, io P Valentino Totis su licenza del Parroco ho congiunto in matrimonio Girolamo figlio di Francesco Dolso di Villalta e Sabbata figlia di Domenico Melchior, davanti a tutta la Comunità. Testimoni furono Carlo Calligaris e Domenico Monaco di Martignacco"
Poche chiacchiere e poche ma essenziali notizie.
Gli Atti di Matrimonio - Informazioni indirette e Differenze -
Gli Atti di Matrimonio contengono informazioni peculiari sia indirette sia di rimando ad altri documenti e costituiscono per i ricercatori o i neofiti una vera e propria miniera d'oro.
L'aspetto dei dati indiretti come precedentemente indicato nel "Gli Atti di Matrimonio - Struttura e Dati di Base" sono principalmente speculari per le controparti.
- Nome del Padre dello sposo, in casao di decesso veniva preceduto da un Fu
- Residenza del Padre dello sposo, Dato importantissimo per capire l'origine della famiglia
- Nome della Madre dello sposo, in caso di Morte con suffissio Fu
- Residenza della Madre dello sposo come per il padre essenziale per spostare eventualmente le nostre ricerche
- Nome del Padre della sposa, in caso di decesso veniva preceduto da un Fu
- Residenza del Padre della Sposa, Dato importantissimo per capire l'origine della famiglia
- Nome della Madre della sposa in caso di Morte con suffisso Fu
- Residenza della Madre della sposa come per il padre essenziale per spostare eventualmente le nostre ricerche
Oltre a queste informazioni importantissime per permetterci di andare più in là, i ocumenti matrimoniali ci possono offrire altre informazioni come ad esempio:
- A piede di tali atti si possono trovare le date delle pubblicazioni, importantissime perché quest'ultime contengono dati propri
- In caso ci siano Figli della coppia nati prima del matrimonio se riconosciuti, venivano menzionati nell'atto matrimoniale
- Nei documenti del Periodo Napolonico si possono trovare le date di nascita dei contraenti: infatti veniva richiesto al momento della stipula la dichiarazione veritiera di nascita non gestita tramite allegati. Tale informazione ci permette di recuperare un dato che possiamo trovare solo accedendo agli archivi delle Parrocchie.
Come si vede, gli atti di matrimonio sono ricchi di informazioni e sono vitali per poter indietreggiare ulteriormente nella nostra ricerca genealogica
Registri dei Morti - Strutture e Dati di Base
(Fonte FamilySearch) Questi i campi che è sempre opportuno indicizzare:Per quest'immagine, i campi vengono indicizzati come segue (For this image, the fields would be indexed as follows):
1. Numero dell'atto (Record Number): 14
2. Giorno della morte (Death Day): 19
3. Mese della morte (Death Month): Mar
4. Anno della morte (Death Year): 1874
5. Nome del defunto (Deceased's Given Names): Tomaso
6. Cognome del defunto (Deceased's Surname): Padorieszach
7. Sesso (Sex): M
8. Età (Age): 51
9. Giorno di nascita (Birth Day): 16
10. Mese di nascita (Birth Month): Dic
11. Anno di nascita (Birth Year): 1822
12. Comune di nascita (Birth Commune): Premi Ctrl+B per contrassegnare il campo come vuoto. (Press Ctrl+B to mark this field blank.)
13. Nome del padre (Father's Given Names): Filippo
14. Cognome del padre (Father's Surname): Premi Ctrl+B per contrassegnare il campo come vuoto. (Press Ctrl+B to mark this field blank.)
15. Nome della madre (Mother's Given Names): Lucia
16. Cognome della madre (Mother's Surname): Gosgnach
17. Nome del coniuge (Spouse's Given Names): Maria
18. Cognome del coniuge (Spouse's Surname): Padorieszach
Una chiara visualizzazione dei campi imteressati la possiamo trovare qui;(Fonte FamilySearch)
Primo Atto di morte del Comune di Martignacco dopo l'unità d'Italia: 11 settembre 1871.
Atti di morte del 1883 su registri con le parti fisse prestampate e quindi di più facile lettura.
Registri dei Morti - Informazioni Indirette e Differenze
Primo Atto di morte del Comune di Torreano di Martignacco dopo l'istituzione dell'anagrafe civile, nel periodo napoleonico: 16 luglio 1806.
Notare come nella prima anagrafe civile, tutti i paesi che oggi chiamiamo Frazioni, sono considerati Comuni, quindi con un loro Ufficio Anagrafe.
Libro dei Fuochi - Numerica delle Anime - Censimenti Antichi
Libri dei Fuochi
Il liber focorum, letteralmente libro dei fuochi cioè libro dei nuclei familiari, era il registro sul quale, nelle città medievali, venivano annotati tutti i nuclei familiari residenti. Tale registrazione, una sorta di approssimativo censimento della popolazione, veniva effettuata a scopi fiscali, per l'applicazione di una particolare imposta, il cosiddetto focatico: sui registri erano annotati di solito per ogni anno, accanto al nome di ogni capo famiglia, il luogo (quartiere, contrada, parrocchia, vicinia) di residenza e l'importo della tassa dovuta.
Questi registri costituiscono una preziosa fonte di informazioni sul popolamento delle città del Basso Medioevo, un'epoca per la quale non esistono veri e propri censimenti, infatti dal numero dei fuochi, moltiplicato per un coefficiente opportunamente scelto, tra quelli elaborati dagli studiosi di demografia storica, in funzione del luogo e dell'epoca in questione, è possibile risalire a una valutazione approssimativa (ma sufficientemente precisa) della popolazione residente.
Numerica delle Anime o Stato delle Anime
Le registrazioni di Stato d’anime, dette anche Stati delle anime o Status animarum, sono elenchi nominativi della popolazione cattolica residente all’interno dei confini di una parrocchia, suddivisi per abitazioni o nuclei familiari e contenenti dati riguardo all’età degli individui, alla loro professione e al loro grado di parentela col capofamiglia.
Censimenti Antichi
Se si è fortunati, può capitare di trovare utilissimi elenchi della popolazione, censita a seguito di particolari eventi. E' il caso dell'elenco dei sopravissuti a Gemona alla peste del 1575, di cui riporto la parte che riguarda una borgata:
Un esempio:
Documenti riguardanti la peste a Gemona nel 1575. Elenco persone presenti il 3 ottobre 1575, nei borghi di Godo e Sotto Castello.
M. Hieronymo Franceschinis referise haver trovato le sodette persone nelle case di tutta la sua visita di Ghoot et Sotto Castello:
Iseppo Pelegatta moglie, fioli 3 |
n° |
5 |
Zuan d'Artich moglie et fioli 6 |
n° |
8 |
Bidin Toffulut moglie putti 4 |
n° |
6 |
Blasio di Bovi moglie putti 7 |
n° |
9 |
Piero delli Boi, moglie putti 2 |
n° |
4 |
Betta Clauser con do putti |
n° |
3 |
Valentina di Gramit |
n° |
1 |
Pieri di Flurina, moglie con do puttini |
n° |
4 |
Drea Zintilin cugnata e tre altri |
n° |
5 |
Justina Jacunuz con una putta |
n° |
2 |
Articcut con la moglie, fioli 4 |
n° |
6 |
Jacuma Piegoraria con una donna |
n° |
2 |
Anna de Meneson con cinque putti |
n° |
6 |
M.o Marco Brunetto moglie nuora e figli |
n° |
7 |
Lenart Brunetto moglie con do putti |
n° |
4 |
Scaletta, moglie, fioli 3 |
n° |
5 |
Michel Patat con fiole do |
n° |
3 |
Pieri Paier, moglie, una putta |
n° |
3 |
Iseppo di Candido con la moglie |
n° |
2 |
Lorenzo di Artich con la moglie, et fioli 4 |
n° |
6 |
L'Armentaria con do altri |
n° |
3 |
Antonio delli Boi con fili 4 |
n° |
5 |
Menia di Bisi con un fiolo |
n° |
2 |
Tomas Jacunis, moglie, foli 4 |
n° |
6 |
Catharina di Andrea Ongaro con una Putta |
n° |
2 |
Moglie del q. Toni di Bernardin con un putto |
n° |
2 |
Li heredi di Blaas di Pittin, cioè lo fiolo li madri, moglie e un putto sumano |
n° |
4 |
Battista Pelegatta con la moglie |
n° |
2 |
La Farlatta con un putta |
n° |
2 |
Martin di Broyli con un Gii et fioli cinque |
n° |
7 |
Lenart di Broyli con la moglie fioli 4 |
n° |
6 |
Lenart Casan con la moglie et fioli 3 |
n° |
5 |
Ant.o di Broyli con la moglie et fioli 4 |
n° |
6 |
Ser Francisco Marzano con la moglie un nipote e fioli 4 |
n° |
7 |
Veneria de Barth.o di Broyli, madri e putti 3 |
n° |
5 |
M° Zuan Scoch, nore e putti |
n° |
10 |
Toos di Baldas con nore et fioli |
n° |
6 |
Denel Maserian moglie frattelli, sorelle mamuli fameio |
n° |
13 |
M° Jac.o Candido moglie fiole, fioli |
n° |
7 |
Menia della furnisera madre moglie putti |
n° |
8 |
Zuannina Maribila con un fiolo, e do fiole |
n° |
4 |
Battista della Vaccaria con moglie, e un putto |
n° |
3 |
Agustin Vaccaro con la moglie e fiola |
n° |
3 |
Agnul di Campo con fioli, e fiole e con Vincenzo |
n° |
7 |
Blaas di Lenart di Pauli con la moglie e sie creature |
n° |
8 |
M.s Hier.o Franceschinis visitator con la moglie fioli cinque maschi e putte et una mamula |
n° |
8 |
Totale riportati | n° | 232 |
I Catapan
Il Catapan, detto anche libro dei morti, è un documento di straordinaria rilevanza storica, perché riporta i nomi dei fedeli che nel periodo interessato, hanno disposto beni e lasciti per le chiese o le confraternite locali, in cambio della celebrazione di messe di suffragio per sé o per i propri congiunti. Questo manoscritto, quindi, ci consente di conoscere i nomi delle famiglie nel periodo interessato, i loro possedimenti, le loro abitudini e le loro volontà, aprendo in questo modo una finestra da cui poter ammirare la vita dei secoli passati.
Vedi i Catapan di Dignano e di San Daniele, riportati in questo sito
Libri dei Camerari delle Parrocchie, delle Confraternite e dei Massari dei Comuni
Vi sono annotate tutte le entrate e le spese, anno per anno, delle parrocchie, delle Confraternite e dei Comuni: una vere miniera di nomi e di notizie.
Da: Quaderni Gemonesi del Trecento - Pieve di SANTA MARIA - A cura di Federico Vicario - Forum 2007
Quaderno n. 1003: cameraro ??? - 1358 - 1359
Item reçevey dela moglir Gleuur chu lu marit comandà a dà per l'anima so ss. XL...
Item reçevey di Chulin Canpar per li sos chasis e cort in li squals alg stan in Gradovula apruf dela vigna di Nichulau del Frasìn per fiti pasadi dnr. LVI...
Iten reçevey del det per lu so prat ponet in Palut apruf la plovia lu qual fo di Marrchion di dona Lipa per un fit pasat legat di Iachu marcha 1/5...
Item reçevey di Michel di Got per lu so bayarç chi fo di Balunbin per fiti pasati dnr. LVI....
Item reçevey dela moglir Sabadin di Got per lu so canpo ponet in Anbuarç per lu legat di Candit goselar per la so part dnr. VII...
Item reçevey di delicia per li sos stalis cort e bayarç ponet in Got apruf Michulau Striturgin par lu legat di Tarvisuso con Costanç di Got SS. XL per 1 fit pasat...
Quaderno n. 1005: cameraro Salomone 1360 - 1361
In primis reçevey di çacharia di Gout per 1 so champ che fo Iacum Urigla dnr. IIII...
Item reçevey di Tomas Vayan per 1 chanpuç di Anbuarç dnr. IIII...
Item reçevey di Iacum çili di Gout per la brayda dela muglir ss.V...
Item reçevey di Chandit goselar per 1 bayarç che fo Barbura di Gout dnr. VII...
Item reçevey di Gidùs fornedresa di Gout dnr. III...
Item reçevey di Scasut di Gout per la so tera dnr. XXIIII...
Item reçevey di çeta di Gout per lis chasis cun lu orto dnr. XII...
Item reçevey de la muglir che fo Mus di Gout per glu sey fiti dnr. XV...
Item reçevey di Pieri chantador di Gout dnr. III...
Item reçevey dela çota chi fo Chunsin di Gout dnr. VI...
Item reçevey di çuanet figl chi fo Churta di Gout per lis chasis chel sta dnr. VIII...
Item reçevey di Indrea Burgnulin di Gout dnr. XI...
Quaderno n. 1007: cameraro Daniele di Giacomo 1362 - 1363
Reçevey de le moneche di Santo Blasio per la braida di Ambuar chu lasà Varintiso caliar XX dnr....
Reçevey di Tomàs Vayano per lo canpo di Ambuarço dnr. ...
Reçevey di Siryna per la casa chela sta di Gradevola dnr. ...
Reçevey de li aredi ser çulian Iacomino per la casa et cort et orto ciputa di Gradevola dnr. XX...
Reçevey Vignuta muglir chi fo Cuvusino di Got per lo canpo di Ambuarço dnr. VI...
Reçevey di Candit goselar di Got per la braida in Anbuarç dnr. VII...
Reçevey di Scasut di Got per la terra di Maniaglo XXVIIII dnr....
Reçevey di Iacu di Savio per lis muris di Foran II dnr....
Reçevey di Mainardo Savio per la vigna di Sillans dnr. II...
Reçevey di Toful per la so braida in Marçàs dnr. XX...
Reçevey di Amedeo per la so braida in Palut dnr. XLVII...
Registro della Popolazione o Registro delle Famiglie
Si tratta di registri che sono stati impostati verso il 1870 e poi tenuti aggiornati fino al 1910 circa quando subentrò nei Comuni una nuova organizzazione dell'anagrafe.
Gli stessi registri li troviamo anche nelle Parrocchie dove sono stati impostati intorno al 1840, quindi possiamo trovare dati per il nostro albero anche fino al 1750. Anche nelle Parrocchie questi registri sono aggiornati fino ai primi anni del 1900 e poisostituiti da nuovi registri con maggiori dettagli, che riprendoni i dati delle famiglie dalla seconda metà del 1800 e poi aggiornati fina alla metà del 1900.
Parrocchia di S. Maria Assunta di Gemona del Friuli - Registro della Popolazione pag 725.